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N.B.: Tutti i contenuti presenti in questo sito hanno come scopo quello di diffondere la cultura e l'informazione psicologica. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica e non possono sostituirsi ad un consulto specialistico.

-NELLA SEZIONE Psicopatologia:


- L'Ansia
- Disturbo di panico
- Agorafobia
- Fobia specifica
- Fobia sociale
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbo da stress post-traumatico e Disturbo acuto da stress
- Disturbo d’ansia generalizzato

- La Depressione
- Disturbi Psicosomatici

- Disturbi del Comportamento Alimentare
Le caratteristiche comuni dei disturbi del comportamento alimentare sono: l'ossessione del cibo, del peso e dell'immagine corporea. Tuttavia, ciascuna variante si presenta con modalit� specifiche.
-Anoressia nervosa
-Bulimia
-Disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati

- Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell'Infanzia, nella Fanciullezza o nell'Adolescenza:

- Ritardo Mentale

Disturbi dell'Apprendimento
Disturbo della Lettura (Dislessia)
Disturbo del Calcolo (Discalculia)
Disturbo dell'Espressione Scritta

Disturbo delle Capacit� Motorie o Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione
Disturbi della Comunicazione
Disturbo della Espressione del Linguaggio
Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio
Disturbo della Fonazione
Le Balbuzie

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo
Disturbo Autistico
Disturbo di Rett
Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza
Disturbo di Asperger

Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente
Sono previsti dei sottotipi per precisare la sintomatologia prevalente:
Tipo con Disattenzione Predominante
Tipo con Iperattivit�/Impulsivit� Predominanti
Tipo Combinato

Disturbi da Comportamento Dirompente:
Disturbo della Condotta
Disturbo Oppositivo Provocatorio

Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza
La Pica
Disturbo di Ruminazione
Disturbo della Nutrizione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza
Anoressia Nervosa (vedi disturbi dell’alimentazione)
Bulimia Nervosa (vedi disturbi dell’alimentazione)

Disturbi da Tic
Disturbo di Tourette

Disturbi della Evacuazione
Encopresi, la ripetuta evacuazione di feci in luoghi inappropriati
Enuresi, la ripetuta emissione di urine in luoghi inappropriati

Disturbo d'Ansia di Separazione

Mutismo Selettivo (precedentemente Mutismo Elettivo)

Disturbo da Movimenti Stereotipati (precedentemente Disturbo da Stereotipia/Abitudine)

Disturbi d'ansia specifici del bambino e dell'adolescente:
Disturbo da Iperansiet� della Fanciullezza riconducibile al Disturbo d’Ansia Generalizzato dell’adulto
Disturbo di Evitamento della Fanciullezza riconducibile alla Fobia Sociale

L'Ansia

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L’ansia non � solo un limite o un disturbo, ma � una condizione FISIOLOGICA, utile in molti momenti della vita. E’ UTILE a proteggerci dai rischi, a mantenere lo stato di allerta, a migliorare le prestazioni. L’ansia BUONA, fisiologica e funzionale rappresenta una sollecitazione che ci muove e ci fa selezionare gli stimoli con maggiore attenzione.
L’ansia diviene patologica quando si presenta in modo eccessivo in modo da compromettere le normali azioni della vita quotidiana.
Le indagini su popolazione generale hanno documentato come oltre un soggetto su cinque possa andare incontro ad un qualche disturbo d’ansia nell’arco della vita. Nei periodi di maggiore intensit� dei sintomi le persone affette da disturbi d’ansia risultano incapaci di attendere proficuamente alle proprie attivit�: � stato stimato che in questi casi si pu� determinare assenza (o presenza inefficiente) per il 10-40% delle giornate lavorative mensili. I disturbi d’ansia rappresentano alcuni dei sintomi pi� frequenti.
Attualmente la classificazione clinica pi� diffusa dei disturbi d’ansia fa riferimento al DSM-IV-TR (2000) dell’Associazione Psichiatrica Americana.

La terminologia classificativa del DSM � facilmente confrontabile perch� utilizza descrizioni esplicite, ma l’impiego dei criteri per la costruzione delle diagnosi deve essere riservato a professionisti esperti, in grado di cogliere la vera essenza delle manifestazioni cliniche.
Di seguito le diagnosi di disturbi d’ansia attualmente previsti dal DSM:
Disturbo di panico
(senza / con agorafobia): � caratterizzato dal ripetersi di attacchi di ansia molto intensi della durata di alcuni minuti, caratterizzati spesso da sintomi somatici come tachicardia, difficolt� a respirare e dalla sensazione di pericolo per la propria vita.
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Agorafobia
senza anamnesi di disturbo di panico: le persone evitano di recarsi in luoghi specifici per il timore di sentirsi male.
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Fobia specifica
(o semplice): paura sproporzionata o irragionevole di affrontare situazioni o oggetti esterni giudicati pericolosi (ad es. luoghi elevati, mezzi di trasporto, animali, sangue, pratiche mediche).
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Fobia sociale
(o Disturbo da ansia sociale): il soggetto teme di non essere in grado di adempiere ad una prestazione in pubblico (ad es. parlare di fronte ad estranei).
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Disturbo ossessivo-compulsivo
: contenuti mentali (es. immagini sgradevoli) ed espressioni comportamentali (es. riordinare) si impongono alla volont� del paziente in modo ripetitivo ed irragionevole, e spesso i comportamenti compulsivi sono finalizzati a neutralizzare l’ansia provocata dai pensieri ossessivi.
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Disturbo da stress post-traumatico e Disturbo acuto da stress
: quadri specifici susseguenti all’esposizione ad eventi che determinano pericolo per l’incolumit� personale (ad es. gravi incidenti, disastri naturali, scene di guerra, aggressioni e stupri).
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Disturbo d’ansia generalizzato
: sintomi d’ansia cronici durano molti mesi e provocano apprensione continua.

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Depressione.

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La depressione colpisce nel mondo 121 milioni di persone, deteriorandone la capacit� di lavoro e di relazione. Nella sua forma pi� grave pu� portare al suicidio ed � responsabile di 850.000 morti ogni anno. Un nuovo studio apparso sulla rivista BMC Medicine fa ora il punto della situazione mondiale della patologia, confrontando i dati relativi a 18 nazioni.
Nell'ambito della World Mental Health (WMH) Survey Initiative dell'Organizzazione mondiale della sanit�, i ricercatori di 20 centri hanno collaborato per stabilire la prevalenza della depressione pi� l'eventualit� che i soggetti abbiano avuto un episodio di depressione maggiore ((MDE), sulla base di almeno cinque dei nove sintomi seguenti: tristezza, perdita di interesse o di piacere, senso di colpa o bassa autostima, disturbi del sonno o dell'appetito, scarsa capacit� di concentrazione.

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Disturbi Psicosomatici

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Distinguiamo i sintomi psicosomatici dalle malattie psicosomatiche

Per quanto riguarda i sintomi psicosomatici , essi, pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress.
Al contrario, sono considerate vere e proprie malattie psicosomatiche quelle malattie alle quali classicamente si riconosce una genesi psicologica (o quantomeno in buona parte psicologica) ed in cui si viene a realizzare un vero e proprio stato di malattia d'organo con segni indiscutibili di lesione.

I sintomi devono causare significativo disagio o menomazione nel funzionamento personale, sociale, lavorativo, scolastico, familiare, affettivo o in altre aree vitali ancora.
I sintomi fisici non sono intenzionali ovvero sotto il controllo della propria volont�.

Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi nell’apparato gastrointestinale (gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica), nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale), nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria), nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi), nel sistema cutaneo (la psoriasi, l'acne, la dermatite atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa), nel sistema muscoloscheletrico (la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l'artrite, dolori al rachide, la cefalea nucale) e nell’alimentazione.
Sintomi psicosomatici sono comuni nelle varie forme di depressione e in quasi tutti i disturbi d'ansia, ma esistono dei disturbi psicosomatici veri e propri in assenza di altri sintomi di natura psicologica, che rendono pi� difficile, per il soggetto, imputare il malessere fisico ad un problema psicologico piuttosto che ad un malfunzionamento organico.

Alla base del Disturbo di Somatizzazione vi sono lamentele fisiche ricorrenti e molteplici, della durata di diversi mesi o anni, che portano chi ne � affetto a richiedere le cure dei medici, ma che apparentemente non sembrano avere una causa organica.
Secondo il Manuale dei Disturbi Mentali, una persona � affetta da questo disturbo se lamenta nel corso della sua vita sintomi dolorosi (per es., cefalea, mal di schiena, articolazioni doloranti), due sintomi gastrointestinali (per es., diarrea, nausea), un sintomo sessuale che non sia il solo dolore (per es., dolori mestruali, indifferenza sessuale, disfunzioni dell’erezione) e un sintomo pseudo-neurologico (per es., sintomi di conversione, come deficit della coordinazione o dell'equilibrio, paralisi o ipostenia localizzate, difficolt� a deglutire o nodo alla gola). Le lamentele fisiche devono iniziare prima dei 30 anni, manifestarsi per almeno alcuni anni e non possono essere pienamente spiegate con nessuna condizione medica generale conosciuta o con gli effetti diretti di una sostanza. Se si manifestano in presenza di una condizione medica generale, le lamentele fisiche o la menomazione sociale e lavorativa che ne consegue risultano eccessive rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla anamnesi, dall'esame fisico e dai reperti di laboratorio. Il disturbo ha un decorso cronico ma fluttuante, che raramente presenta remissioni complete.

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Anoressia nervosa
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� la patologia psichiatrica con la mortalit� pi� elevata (il rischio di morte in questi pazienti entro i primi 10 anni dall'esordio � 10 volte maggiore che nella popolazione generale di pari et�). Le persone che sono affette da anoressia nervosa mantengono a livelli molto bassi il loro peso (peso inferiore di almeno il 15% rispetto a quello atteso o un indice di massa corporea inferiore a 17,5 Kg/m2) facendo diete estreme o procurandosi il vomito o attraverso un'attivit� fisica molto intensa. Sono terrorizzate dall'idea di prendere peso e di diventare grasse, sebbene siano assolutamente sottopeso; hanno una distorsione della loro immagine corporea e del loro peso e negano assolutamente di trovarsi in una condizione di pericolo per la propria salute e la propria vita. I livelli di autostima del paziente sono esageratamente dipendenti dal peso e dall'immagine corporea. Per perdere peso, oltre a evitare i cibi ingrassanti, possono ricorrere alle seguenti pratiche: • praticano esercizio fisico in modo esagerato • ricorrono a purghe, farmaci anoressizzanti, diuretici • si auto-provocano il vomito Il DSM-IV, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ne distingue due tipi: • quello con restrizioni (dieta, digiuno e attivit� fisica intensa) • quello con abbuffate (binge) e condotte di eliminazione (uso inappropriato di lassativi, diuretici, clisteri; vomito autoindotto anche dopo assunzione di piccole quantit� di cibo). Le persone affette da anoressia nervosa presentano: • magrezza estrema con scomparsa dei depositi adiposi e atrofia muscolare • cute secca, rugosa, comparsa di lanugine sul volto e sugli arti; riduzione della produzione sebacea e del sudore; colorazione giallastra della cute • estremit� delle mani e dei piedi bluastre in seguito all'esposizione a freddo (acrocianosi) • cicatrici o callosit� sul dorso delle dita (segno di Russell), dovuti al continuo mettersi le dita in gola per provocarsi il vomito • capelli opachi, spenti e assottigliati • denti con smalto opaco, carie ed erosioni, infiammazioni delle gengive, ingrossamento delle ghiandole parotidi (dovuti al vomito autoindotto di frequente e al conseguente aumento di acidit� all'interno della bocca) • bradicardia (rallentamento del battito cardiaco), aritmie, palpitazioni e ipotensione • crampi allo stomaco, ritardato svuotamento gastrico • stipsi, emorroidi, prolasso rettale • alterazioni del sonno • amenorrea (scomparsa del ciclo mestruale, per almeno 3 cicli consecutivi) • perdita dell'interesse sessuale • osteoporosi e aumentato rischio di fratture • perdita di memoria, difficolt� di concentrazione • depressione (possibile ideazione suicidaria e tentati suicidi), comportamento auto-lesionistico, ansia, comportamento ossessivo-compulsivo • possibili rapide fluttuazioni del livello degli elettroliti, con importanti ripercussioni sul cuore (fino all'arresto cardiaco).

Bulimia
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La principale caratteristica che distingue la bulimia dall'anoressia � la presenza di ricorrenti abbuffate. Questo provoca episodi nei quali si consumano grandi quantit� di cibo (abbuffate) in un piccolo intervallo di tempo (es. nell'arco di due ore). Il malato riferisce la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare durante l'episodio, cio� di aver perso completamente il controllo della situazione. Nel tentativo di non ingrassare, successivamente all'episodio bulimico, le persone affette da bulimia si possono procurare il vomito o ricorrere a lassativi, purghe, farmaci anoressizzanti, diuretici e ormoni tiroidei (sono le cosiddette "condotte compensatorie"). Secondo i criteri del DSM-IV, perch� si possa parlare di condizione di bulimia � necessario che abbuffate e condotte compensatorie si verifichino in media almeno due volte a settimana per tre mesi. Le persone con bulimia sono terrorizzati dall'idea di ingrassare, ma allo stesso tempo sono attratti in maniera irresistibile dal cibo. Molto spesso (ma non sempre) nella loro storia � presente una storia di anoressia nervosa. I livelli di autostima delle persone affette da questo disturbo del comportamento alimentare sono esageratamente dipendenti dal peso e dall'immagine corporea. Il DSM-IV ne distingue due tipi di bulimia: • quello con condotte di eliminazione (uso inappropriato di lassativi, diuretici, clisteri, vomito autoindotto) • quello senza condotte di eliminazione (durante l'episodio di bulimia il paziente ha utilizzato altri comportamenti compensatori ma non ricorre abitualmente all' uso inappropriato di lassativi, diuretici, clisteri o al vomito autoindotto). Le persone con bulimia presentano: • denti con smalto opaco, carie ed erosioni dei denti, infiammazioni delle gengive, ingrossamento delle ghiandole parotidi (dovuti al vomito autoindotto di frequente e al conseguente aumento di acidit� all'interno della bocca) • cicatrici o callosit� sul dorso delle dita (segno di Russell), dovuti al continuo mettersi le dita in gola per provocare il vomito • stipsi e rallentamento del transito intestinale; dipendenza dall'uso dei lassativi per vincere la stipsi • possibili rapide fluttuazioni del livello degli elettroliti, con importanti ripercussioni sull'attivit� del cuore (fino all'arresto cardiaco)

Disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati
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Comprendono i disturbi del comportamento alimentare che non rientrano nei criteri diagnostici dell'anoressia nervosa e della bulimia. Per esempio, • sono presenti tutti i criteri dell'anoressia nervosa nelle donne sono tutti presenti, a eccezione dell'amenorrea (la paziente ha cio� normali cicli mestruali) • sono presenti tutti i criteri dell'anoressia nervosa, a eccezione del peso che, nonostante una cospicua riduzione, � ancora nei limiti della norma • sono presenti tutti i criteri della bulimia, a eccezione delle abbuffate incontrollate e dei meccanismi compensatori inappropriati, che si verificano con frequenza inferiore a due volte a settimana o per meno di 3 mesi • la persona presenta un peso normale ma fa ricorso abitualmente a comportamenti compensatori inappropriati, dopo aver mangiato piccole quantit� di cibo (per es. vomito autoindotto dopo aver mangiato due biscotti) • la persona, in modo abituale, mastica ripetutamente grandi quantit� di cibo, per poi sputarlo, senza inghiottirlo • la persone fa ricorrenti abbuffate non accompagnate da regolari comportamenti compensatori inappropriati (vomito autoindotto o assunzione di lassativi), caratteristici dei pazienti con bulimia nervosa. In tal caso si parla di disturbo da alimentazione incontrollata (binge-eating), che � spesso, ma non necessariamente, associato all'obesit�. • la persona presenta anoressia al mattino, aumento dell'appetito nel corso della sera e insonnia. Pu� anche non ricordarsi di aver mangiato durante la notte. Viene definita sindrome da alimentazione notturna (night eating syndrome).

-Ritardo Mentale

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Ritardo Mentale � un funzionamento intellettivo generale significativamente al di sotto della media che � accompagnato da significative limitazioni nel funzionamento adattivo in almeno due delle seguenti aree delle capacit� di prestazione: comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacit� sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunit�, autodeterminazione, capacit� di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute, e sicurezza. L'esordio deve avvenire prima dei 18 anni. Il Ritardo Mentale ha molte diverse etiologie e pu� essere visto come la via finale comune di vari processi patologici che agiscono sul funzionamento del sistema nervoso centrale.
Il funzionamento intellettivo generale � definito dal quoziente di intelligenza (QI o equivalenti del QI) ottenuto tramite la valutazione con uno o pi� test di intelligenza standardizzati somministrati individualmente (per es., la Scala di Intelligenza Wechsler per i Bambini - Edizione Aggiornata, la Stanford Binet, la Batteria di Valutazione di Kaufman per i Bambini).
I soggetti con Ritardo Mentale giungono alla osservazione pi� per le compromissioni del funzionamento adattivo che per il QI basso. Il funzionamento adattivo fa riferimento all'efficacia con cui i soggetti fanno fronte alle esigenze comuni della vita e al grado di adeguamento agli standard di autonomia personale previsti per la loro particolare fascia di et�, retroterra socioculturale, e contesto ambientale. Il funzionamento adattivo pu� essere influenzato da vari fattori, che includono l'istruzione, la motivazione, le caratteristiche di personalit�, le prospettive sociali e professionali, e i disturbi mentali e le condizioni mediche generali che possono coesistere col Ritardo Mentale. I problemi di adattamento sono pi� suscettibili di miglioramento con tentativi di riabilitazione di quanto non sia il QI cognitivo, che tende a rimanere un attributo pi� stabile.

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Disturbi dell’Apprendimento

Disturbo della Lettura (Dislessia)

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Disturbo della Lettura � data dal fatto che il livello di capacit� di leggere raggiunto (cio�, precisione, velocit�, o comprensione della lettura misurate da test standardizzati somministrati individualmente) si situa sostanzialmente al di sotto di quanto ci si aspetterebbe data l'et� cronologica del soggetto, la valutazione psicometrica dell'intelligenza, e un'istruzione adeguata all'et�. L'anomalia della lettura interferisce notevolmente con l'apprendimento scolastico o con le attivit� della vita quotidiana che richiedono capacit� di lettura. Nei soggetti con Disturbo della Lettura (che � stato anche definito "dislessia"), la lettura orale � caratterizzata da distorsioni, sostituzioni o omissioni; sia la lettura orale che quella a mente sono caratterizzate da lentezza ed errori di comprensione.

Manifestazioni e disturbi associati

Solitamente associato al Il Disturbo del Calcolo e il Disturbo dell'Espressione Scritta, ed � relativamente raro che uno di questi disturbi venga rilevato in assenza di un Disturbo della Lettura.

Decorso
Sebbene i sintomi di difficolt� di lettura (cio�, incapacit� a distinguere tra lettere comuni, o di associare fonemi comuni con simboli letterali) possano insorgere anche all'asilo, il Disturbo della Lettura � di rado diagnosticato prima della fine dell'asilo o dell'inizio delle scuole elementari perch� l'insegnamento formale della lettura di solito non inizia prima di questo livello nella maggior parte degli ambienti scolastici. Specie quando il Disturbo della Lettura � associato con un QI alto, il bambino pu� funzionare al livello della classe o quasi nelle prime classi, e il Disturbo della Lettura pu� non essere pienamente evidente fino alla quarta elementare o oltre. Con la diagnosi e l'intervento precoce, la prognosi � buona in una percentuale significativa di casi. Il Disturbo della Lettura pu� persistere nell'et� adulta.

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Disturbo del Calcolo

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica principale del Disturbo del Calcolo � una capacit� di calcolo (misurata con test standardizzati somministrati individualmente sul calcolo o sul ragionamento matematico) che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all'et� cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell'intelligenza, e a un'istruzione adeguata all'et�. Il disturbo del calcolo interferisce in modo significativo con l'apprendimento scolastico o con le attivit� della vita quotidiana che richiedono capacit� di calcolo. Nel Disturbo del Calcolo possono essere compromesse diverse capacit�, incluse le capacit� "linguistiche" (per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacit� "percettive" (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi), capacit� "attentive" (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) e capacit� "matematiche" (per es., seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti, e imparare le tabelline).

Manifestazioni e disturbi associati

Il Disturbo del Calcolo si trova comunemente associato al Disturbo della Lettura o al Disturbo dell'Espressione Scritta.

Decorso

Sebbene sintomi di difficolt� nel calcolo (per es., confusione nei concetti numerici o incapacit� di contare con precisione) possano insorgere anche all'asilo o in prima elementare, il Disturbo del Calcolo � di rado diagnosticato prima della fine della prima elementare perch� un sufficiente insegnamento formale del calcolo non viene di solito messo in atto prima di questo livello nella maggior parte degli ambienti scolastici. Cos� come il Disturbo della Lettura esso diviene di solito evidente durante la seconda o la terza elementare. Specie quando il Disturbo del Calcolo � associato con un QI alto, il bambino pu� funzionare al livello della classe o quasi durante le prime classi, e il Disturbo del Calcolo pu� non essere evidente fino alla quinta elementare o oltre.

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Disturbo dell'Espressione Scritta (Disortografia o Disgrafia)

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Disturbo dell'Espressione Scritta � una capacit� di scrittura (misurata con un test standardizzato somministrato individualmente o con una valutazione funzionale delle capacit� di scrittura) che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all'et� cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell'intelligenza, e a un'istruzione adeguata all'et�. L'anomalia dell'espressione scritta interferisce notevolmente con l'apprendimento scolastico o con le attivit� della vita quotidiana che richiedono capacit� di scrittura. Esiste in genere un insieme di difficolt� nella capacit� del soggetto di comporre testi scritti, evidenziata da errori grammaticali o di punteggiatura nelle frasi, scadente organizzazione in capoversi, errori multipli di compitazione, e calligrafia deficitaria. Questa diagnosi non viene di solito fatta se vi sono solo errori di compitazione o calligrafia deficitaria in assenza di altre compromissioni dell'espressione scritta. La valutazione della compromissione delle capacit� di scrittura pu� richiedere un paragone tra ampi campioni di lavori scolastici scritti del soggetto e la prestazione prevista in base all'et� e al QI. Ci� accade specialmente nel caso di bambini piccoli nelle prime classi elementari. Compiti in cui al bambino viene chiesto di copiare, di scrivere sotto dettatura e di scrivere spontaneamente possono essere tutti necessari per valutare la presenza e l'entit� di questo disturbo.

Manifestazioni e disturbi associati

Il Disturbo dell'Espressione Scritta si trova comunemente in associazione con il Disturbo della Lettura o col Disturbo del Calcolo. Vi � qualche riscontro che deficit del linguaggio e percettivo-motori possono accompagnare questo disturbo.

Decorso

Sebbene la difficolt� di scrittura (per es., calligrafia o capacit� di copiare particolarmente scadenti, o incapacit� di ricordare sequenze di lettere in parole comuni) possano apparire anche in prima elementare, il Disturbo dell'Espressione Scritta viene di rado diagnosticato prima della fine della prima elementare perch� un sufficiente insegnamento formale della scrittura non ha di solito avuto luogo fino a questo livello nella maggior parte degli ambienti scolastici. Il disturbo di solito si manifesta in seconda elementare. Il Disturbo dell'Espressione Scritta pu� essere riscontrato occasionalmente in bambini pi� grandi o in adulti.

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Disturbo delle Capacit� Motorie o Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione � una marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria. La diagnosi viene fatta solo se questa compromissione interferisce in modo significativo con l'apprendimento scolastico o con le attivit� della vita quotidiana. La diagnosi viene fatta se le difficolt� nella coordinazione non sono dovute ad una condizione medica generale (per es., paralisi cerebrale, emiplegia, o distrofia muscolare) e se non risultano soddisfatti i criteri per un Disturbo Generalizzato dello Sviluppo.
Le manifestazioni di questo disturbo variano con l'et� e con lo sviluppo. Per esempio, i bambini pi� piccoli possono presentare goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe fondamentali dello sviluppo motorio (per es., camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe, abbottonarsi la camicia, e chiudersi la cerniera lampo dei pantaloni). I bambini pi� grandi possono mostrare difficolt� nelle componenti motorie dell'assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia.

Manifestazioni e disturbi associati

I problemi comunemente associati con il Disturbo di Sviluppo della Coordinazione includono il ritardo nel raggiungimento di altre tappe fondamentali non motorie. I disturbi associati possono includere il Disturbo della Fonazione, il Disturbo della Espressione del Linguaggio, ed il Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio.

Decorso

Il riconoscimento del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione avviene di solito quando il bambino fa i primi tentativi in attivit� come correre, usare coltello e forchetta, abbottonarsi i vestiti, o giocare a palla. Il decorso � variabile. In alcuni casi, la mancanza di coordinazione permane nell'adolescenza e nell'et� adulta.

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Disturbi della Comunicazione

Disturbo della Espressione del Linguaggio

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Caratteristiche diagnostiche

Le caratteristiche linguistiche del disturbo variano a seconda della sua gravit� e dell'et� del bambino. Le difficolt� possono insorgere nella comunicazione che implica sia il linguaggio verbale che il linguaggio gestuale.
Queste caratteristiche includono un linguaggio limitato sul piano quantitativo, un vocabolario limitato, difficolt� ad imparare nuove parole, errori nel trovare le parole o nel lessico, frasi accorciate, strutture grammaticali semplificate, limitata variet� di strutture grammaticali (per es., forme verbali), limitata variet� del tipo di frasi (per es., imperative, interrogative), omissioni di parti importanti delle frasi, uso delle parole in un ordine insolito, e basso livello di sviluppo del linguaggio.
Il Disturbo della Espressione del Linguaggio pu� essere acquisito o di sviluppo. Nel tipo acquisito, la compromissione del linguaggio espressivo si manifesta dopo un periodo di sviluppo normale come conseguenza di una condizione neurologica o di un'altra condizione medica generale (per es., encefalite, trauma cranico, irradiazione). Nel tipo di sviluppo, vi � una compromissione della espressione del linguaggio che non � associata ad una lesione neurologica di origine conosciuta. I bambini affetti da questo tipo di disturbo spesso cominciano a parlare tardi e progrediscono pi� lentamente del normale attraverso le varie tappe dello sviluppo della espressione del linguaggio.

Decorso

Il tipo di sviluppo di Disturbo della Espressione del Linguaggio viene di solito riconosciuto a 3 anni di et�, sebbene forme pi� lievi del disturbo possano non diventare evidenti fino alla prima adolescenza, quando il linguaggio diviene di solito pi� complesso. Il tipo acquisito di Disturbo della Espressione del Linguaggio dovuto a lesioni cerebrali, traumi cranici, o ad apoplessia pu� insorgere a qualsiasi et�, e l'esordio � brusco. L'esito del tipo di sviluppo di Disturbo della Espressione del Linguaggio intrinseco allo sviluppo � variabile. Circa la met� dei bambini con questo disturbo sembrano superarlo con la crescita, mentre l'altra met� sembrano avere difficolt� pi� durature. La maggior parte di bambini acquisisce alla fine capacit� di linguaggio pi� o meno normali entro la tarda adolescenza, sebbene possano persistere sottili deficit. Nel tipo acquisito del Disturbo della Espressione del Linguaggio il decorso e la prognosi sono connessi alla gravit� e alla localizzazione della patologia cerebrale, come pure all'et� del bambino e al livello di sviluppo del linguaggio nel momento in cui questi acquisisce il disturbo. Il miglioramento clinico nelle capacit� di linguaggio � talvolta rapido e completo, mentre in altri casi pu� esservi un recupero incompleto o un deficit progressivo.

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Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio

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Caratteristiche diagnostiche

Un soggetto con questo disturbo presenta le difficolt� associate al Disturbo della Espressione del Linguaggio (per es., vocabolario notevolmente limitato, errori nella coniugazione dei verbi, difficolt� nel ricordare le parole o nel comporre frasi di lunghezza o complessit� adeguata al livello di sviluppo, e difficolt� generale nell'esprimere le idee), ed ha anche una compromissione nello sviluppo della ricezione del linguaggio (per es., difficolt� nel comprendere parole, frasi, o tipi particolari di parole). Nei casi lievi, possono esservi difficolt� solo nella comprensione di particolari tipi di parole (per es., termini spaziali) o di frasi (per es., frasi complesse come costruzioni ipotetiche). Nei casi pi� gravi, vi possono essere menomazioni multiple, inclusa l'incapacit� di capire il vocabolario di base o frasi semplici, e deficit in diverse aree dell'elaborazione uditiva (per es., discriminazione dei suoni, associazione di suoni e simboli, immagazzinamento, rievocazione, e costruzione di sequenze).
Il Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio pu� essere o acquisito o di sviluppo. Nel tipo acquisito la compromissione del linguaggio ricettivo ed espressivo si manifesta dopo un periodo di sviluppo normale come conseguenza di una condizione neurologica o di un'altra condizione medica generale (per es., encefaliti, traumi cranici, irradiazione). Nel tipo di sviluppo vi � una compromissione della ricezione e della espressione del linguaggio che non � associata con un danno neurologico di origine conosciuta. Questo tipo � caratterizzato da un basso livello di sviluppo del linguaggio, in cui l'eloquio pu� cominciare tardivamente, e progredire lentamente lungo gli stadi di sviluppo del linguaggio.

Decorso

Il tipo di sviluppo di Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio � di solito diagnosticabile prima dei 4 anni di et�. Le forme gravi del disturbo possono divenire evidenti anche all'et� di 2 anni. Le forme pi� lievi possono non essere riconosciute fino a quando il bambino arriva alle elementari, dove i deficit di comprensione divengono pi� evidenti. Il tipo acquisito di Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio dovuto a lesioni cerebrali, trauma cranico, o apoplessia, pu� insorgere a qualsiasi et�. Il tipo acquisito dovuto alla sindrome di Landau-Kleffner (afasia epilettica acquisita) insorge di solito tra i 3 e i 9 anni di et�. Molti bambini con Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio acquisiscono alla fine capacit� di linguaggio normali, ma la prognosi � peggiore rispetto al Disturbo della Espressione del Linguaggio. Nel tipo acquisito di Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio, il decorso e la prognosi sono connesse alla gravit� e alla localizzazione della patologia cerebrale, come pure all'et� del bambino e al livello di sviluppo del linguaggio al momento in cui questi acquisisce il disturbo. Il miglioramento clinico delle capacit� di linguaggio � talvolta completo, mentre in altri casi pu� esservi un recupero incompleto o un deficit progressivo. I bambini affetti da forme pi� gravi hanno probabilit� di sviluppare Disturbi dell'Apprendimento.

Disturbo della Fonazione

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Il Disturbo della Fonazione include errori di produzione fonetica (cio� di articolazione) che comportano l'incapacit� di formare i suoni dell'eloquio in modo corretto e con una base cognitivamente esatta, il che porta ad un deficit nella categorizzazione linguistica dei suoni dell'eloquio (per es., una difficolt� di decidere quali suoni nel linguaggio creano una differenza di significato). La gravit� varia da uno scarso o nullo effetto sull'intellegibilit� dell'eloquio ad un eloquio del tutto incomprensibile. Le omissioni di suoni sono tipicamente viste come pi� gravi rispetto alle sostituzioni di suoni, che a loro volta sono pi� gravi delle distorsioni di suoni. I suoni pi� frequentemente malarticolati sono quelli acquisiti pi� tardi nella sequenza dello sviluppo (l, r, s, z, gl, gn, c), ma nei soggetti pi� giovani o pi� gravemente ammalati sono interessate anche le consonanti e le vocali che si sviluppano in precedenza. La blesit� (cio� la malarticolazione delle sibilanti) � particolarmente comune. Il Disturbo della Fonazione pu� anche comprendere errori di selezione e di ordinazione dei suoni all'interno di sillabe e parole (per es., trub per turb, petr per pret).

Manifestazioni e disturbi associati

Sebbene vi possa essere un'associazione con chiari fattori causali come compromissione uditiva, deficit strutturali del meccanismo periferico orale dell'eloquio (per es., palatoschisi), condizioni neurologiche (per es., paralisi cerebrale), limitazioni cognitive (per es., Ritardo Mentale), o problemi psicosociali, almeno il 2,5% dei bambini in et� prescolare giungono all'osservazione con Disturbi della Fonazione di origine sconosciuta o sospetta, a cui si fa spesso riferimento come funzionali o sviluppo. Pu� esservi un inizio ritardato dell'eloquio.

Decorso

Nel Disturbo della Fonazione grave l'eloquio del bambino pu� risultare relativamente incomprensibile anche ai membri della famiglia. Le forme meno gravi del disturbo possono non essere riconosciute fino a quando il bambino entra a far parte di ambienti prescolastici o scolastici ed ha difficolt� ad essere compreso da coloro che stanno al di fuori dell'immediata cerchia familiare. Il decorso del disturbo � variabile a seconda delle cause associate e della gravit�. Nei casi con sintomatologia lieve dovuta a cause sconosciute, spesso si verifica una remissione spontanea.

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Le Balbuzie

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Caratteristiche diagnostiche

La manifestazione principale della Balbuzie � un'anomalia del normale fluire e della cadenza dell'eloquio, che non risulta adeguato all'et� del soggetto. Questa anomalia � caratterizzata da frequenti ripetizioni o prolungamenti di suoni o di sillabe. Possono esservi diversi altri tipi di anomalie del fluire dell'eloquio, comprese interiezioni, interruzioni di parole (pause all'interno di una parola), blocchi udibili o silenti (pause colmate o non colmate nel discorso), circonlocuzioni (cio�, sostituzioni di parole per evitare parole problematiche), parole emesse con un'eccessiva tensione fisica, e ripetizioni di un'intera parola monosillabica (per es., "O-O-O-O fame").
L'entit� dell'anomalia varia da situazione a situazione, e spesso � pi� grave quando vi � una speciale pressione a comunicare (per es., fare una relazione a scuola, un colloquio per un lavoro). La Balbuzie � spesso assente durante la lettura orale, il canto o il colloquio con oggetti inanimati o con animali.

Manifestazioni e disturbi associati

All'inizio della Balbuzie, il soggetto che parla pu� non essere consapevole del problema, sebbene la consapevolezza e anche un'anticipazione timorosa del problema possano svilupparsi in seguito. Egli pu� tentare di evitare la balbuzie con meccanismi linguistici (per es., alterando la velocit� dell'eloquio, evitando di parlare in certe situazioni come telefonare o parlare in pubblico, o evitando certe parole o suoni). La Balbuzie pu� essere accompagnata da movimenti muscolari (per es., ammiccamenti, tic, tremori delle labbra o del viso, scosse del capo, movimenti respiratori, o chiusura delle mani a pugno). � dimostrato che lo stress o l'ansia aggravano la Balbuzie. Una compromissione del funzionamento sociale pu� derivare dall'ansia, dalla frustrazione, o dalla scarsa autostima associate. Negli adulti, la Balbuzie pu� limitare la scelta del lavoro o la carriera. Il Disturbo della Fonazione e il Disturbo della Espressione del Linguaggio insorgono con maggiore frequenza nei soggetti con Balbuzie che nella popolazione generale.

Decorso

Studi retrospettivi su soggetti con Balbuzie riferiscono l'esordio tipico tra i 2 e i 7 anni (con un picco di esordio intorno ai 5 anni di et�). L'esordio avviene prima dei 10 anni di et� nel 98% dei casi. L'esordio � di solito insidioso, e copre diversi mesi, durante i quali alterazioni del fluire dell'eloquio episodiche e inavvertite divengono un problema cronico. Tipicamente, l'anomalia inizia in modo graduale, con ripetizione di consonanti iniziali, di parole che sono di solito le prime di una frase, o di parole lunghe. Il bambino non � di solito consapevole della Balbuzie. Man mano che il disturbo progredisce, il decorso presenta alti e bassi. Le alterazioni di scorrevolezza divengono pi� frequenti, e la Balbuzie si manifesta nelle parole o nelle frasi pi� importanti espresse. Quando il bambino diviene consapevole delle difficolt� nell'eloquio possono comparire meccanismi per evitare le alterazioni di scorrevolezza e risposte emotive. Alcuni studi sostengono che l'80% dei soggetti con Balbuzie guarisce, con il 60% di remissioni spontanee. La remissione avviene tipicamente prima dei 16 anni di et�.

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Disturbi Generalizzati dello Sviluppo

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I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree dello sviluppo: capacit� di interazione sociale reciproca, capacit� di comunicazione, o presenza di comportamenti, interessi, e attivit� stereotipate. Le compromissioni qualitative che definiscono queste condizioni sono nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo o all'et� mentale del soggetto.

Disturbo Autistico

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Caratteristiche diagnostiche

Le caratteristiche fondamentali del Disturbo Autistico sono la presenza di uno sviluppo notevolmente anomalo o deficitario dell'interazione sociale e della comunicazione, e una notevole ristrettezza del repertorio di attivit� e di interessi. Le manifestazioni del disturbo variano ampiamente a seconda del livello di sviluppo e dell'et� cronologica del soggetto. Il Disturbo Autistico viene talvolta riportato come autismo infantile precoce, autismo infantile, o autismo di Kanner.

La compromissione dell'interazione sociale reciproca � macroscopica e perdurante. Pu� esservi compromissione notevole nell'uso di diversi comportamenti non verbali (per es., sguardo diretto, espressione del viso, posture corporee, e gestualit�) che regolano l'interazione sociale e la comunicazione. Pu� esservi incapacit� di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di sviluppo, che pu� assumere diverse forme a seconda dell'et�. I soggetti pi� piccoli possono avere uno scarso o nullo interesse nel fare amicizia. I soggetti pi� grandi possono essere interessati all'amicizia ma mancare della comprensione delle convenzioni che regolano l'interazione sociale. Pu� esservi una mancanza di tentativi spontanei di condividere gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare, o richiamare l'attenzione su oggetti che trovano interessanti). Pu� essere presente una mancanza di reciprocit� sociale o emotiva (per es., non partecipare attivamente a semplici giochi sociali, preferire attivit� solitarie o coinvolgere altri in attivit� solo come strumenti o aiutanti "meccanici"). Spesso la consapevolezza che il soggetto ha degli altri � notevolmente compromessa. I soggetti con questo disturbo possono essere incuranti degli altri bambini (inclusi i fratelli), possono non avere idea dei bisogni degli altri, o non accorgersi del malessere di un'altra persona.

Anche la compromissione della comunicazione � marcata e perdurante e riduce le capacit� verbali e non verbali. Pu� esservi ritardo, o totale mancanza, dello sviluppo del linguaggio parlato. Nei soggetti che parlano, pu� esservi notevole compromissione della capacit� di iniziare o di sostenere una conversazione con altri, o uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio o linguaggio eccentrico. Pu� esservi anche mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo. Quando il linguaggio si sviluppa, l'altezza, l'intonazione, la velocit�, il ritmo, o la sottolineatura possono essere anomali (per es., il tono di voce pu� essere monotono o contenere accentuazioni di tipo interrogativo in frasi affermative). Le strutture grammaticali sono spesso immature e includono un uso del linguaggio stereotipato e ripetitivo (per es., ripetizione di parole o frasi indipendentemente dal significato; ripetizione di ritornelli o di spot pubblicitari) o linguaggio metaforico (cio�, linguaggio che pu� essere capito chiaramente solo da coloro che hanno familiarit� con lo stile di comunicazione del soggetto). Un'anomalia nella comprensione del linguaggio pu� essere evidenziata dall'incapacit� di capire domande semplici, istruzioni, o scherzi. Il gioco di immaginazione � spesso assente o notevolmente compromesso. Questi soggetti tendono anche a non dedicarsi a giochi semplici di imitazione o alle consuete occupazioni dell'infanzia o della prima fanciullezza, oppure lo fanno solo al di fuori del contesto appropriato o in modo meccanico.

I soggetti con Disturbo Autistico hanno modalit� di comportamento, interessi, e attivit� ristretti, ripetitivi, e stereotipati. Pu� esservi dedizione assorbente per uno o pi� tipi di interessi stereotipati e ristretti che sono anomali o per intensit� o per focalizzazione; sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici; manierismi motori stereotipati e ripetitivi; o un persistente eccessivo interesse per parti di oggetti.

I soggetti con Disturbo Autistico mostrano una gamma di interessi notevolmente ristretta, e sono spesso eccessivamente assorbiti da un singolo e ristretto interesse (per es. accumulare dati sulla metereologia o statistiche sul football). Possono mettere in fila giocattoli sempre nello stesso numero e nello stesso modo per pi� e pi� volte, o mimare ripetitivamente i gesti di un attore della televisione. Possono comportarsi in modo monotonamente eguale e mostrare resistenza o malessere per cambiamenti banali (per es., un bambino piccolo pu� avere una reazione catastrofica per un piccolo cambiamento nell'ambiente, come un nuovo paio di tende o una modificazione del posto a tavola). Vi � spesso un asservimento ad inutili abitudini o rituali, oppure un'insistenza irragionevole nel seguire certe routines (per es., prendere ogni giorno esattamente la stessa strada per recarsi a scuola). I movimenti corporei stereotipati riguardano le mani (battere le mani, schioccare le dita), o l'intero corpo (dondolarsi, buttarsi a terra, oscillare). Possono essere presenti anomalie della postura (per es., camminare in punta di piedi, movimenti delle mani o atteggiamenti del corpo bizzarri). Questi soggetti mostrano un persistente, eccessivo interesse per parti di oggetti (bottoni, parti del corpo). Possono essere anche affascinati dai movimenti (per es., ruote dei giocattoli che girano, aprire e chiudere la porta, un ventilatore elettrico, o altri oggetti che ruotano rapidamente). Vi pu� essere intenso attaccamento ad alcuni oggetti inanimati (per es., un pezzo di spago oppure un elastico).

L'anomalia deve manifestarsi con ritardi o funzionamento anomalo in almeno una delle seguenti aree prima dei 3 anni di et�: interazione sociale, linguaggio usato per l'interazione sociale o gioco simbolico o di immaginazione. Tipicamente, non vi sono periodi in cui lo sviluppo sia stato inequivocabilmente normale, sebbene in alcuni casi siano stati riferiti 1 o 2 anni di sviluppo relativamente normale. In una minoranza dei casi, i genitori riferiscono una regressione nello sviluppo del linguaggio, che generalmente si manifesta come cessazione del linguaggio dopo che il soggetto ha acquisito 5-10 parole. Per definizione, se vi � un periodo di sviluppo normale, questo non si pu� estendere oltre i 3 anni di et�. L'anomalia non deve essere meglio attribuibile al Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza.

Caratteristiche collegate a et� e genere

Nel Disturbo Autistico la natura della compromissione dell'interazione sociale pu� cambiare nel tempo e pu� variare a seconda del livello di sviluppo del soggetto. Nei bambini in et� infantile vi pu� essere incapacit� di stare in braccio; indifferenza o avversione all'affetto o al contatto fisico; mancanza di contatto visivo, di risposta mimica, o di sorrisi finalizzati al rapporto sociale; e mancanza di risposta alla voce dei genitori. Di conseguenza, inizialmente i genitori possono preoccuparsi che il bambino sia sordo. I bambini piccoli con questo disturbo possono trattare gli adulti come intercambiabili oppure possono attaccarsi meccanicamente ad una determinata persona. Nel corso dello sviluppo il bambino pu� diventare maggiormente disponibile ad essere coinvolto passivamente nell'interazione sociale, e pu� anche diventare pi� interessato alla stessa. Comunque, anche in questi casi, il bambino tende a trattare le altre persone in modi inusuali (per es., aspettandosi che le altre persone rispondano a domande rituali in modi specifici, avendo uno scarso senso dei confini delle altre persone, ed essendo eccessivamente intrusivi nell'interazione sociale). Nei soggetti pi� grandi, le prestazioni che comportano memoria a lungo termine (per es., orari dei treni, date storiche, formule chimiche, parole esatte di canzoni ascoltate anni prima) possono essere eccellenti, ma le informazioni tendono ad essere ripetute pi� e pi� volte, a prescindere dall'adeguatezza dell'informazione rispetto al contesto sociale.

Prevalenza

Studi epidemiologici suggeriscono che il tasso di Disturbo Autistico sia di 2-5 casi su 10.000 soggetti.

Decorso

Per definizione, l'esordio del Disturbo Autistico si situa prima dei 3 anni di et�. In alcuni casi, i genitori riferiranno di essere stati preoccupati per il bambino fin dalla nascita o subito dopo, per la sua mancanza di interesse nell'interazione sociale. Le manifestazioni del disturbo durante l'infanzia sono sottili e difficili da definire rispetto a quelle che si vedono dopo i 2 anni di et�. In una minoranza di casi, pu� essere riferito che il bambino si � sviluppato normalmente nel 1� anno di vita (o anche nei primi 2). Il Disturbo Autistico ha un decorso continuo. Nei bambini in et� scolare e nell'adolescenza, sono comuni recuperi di sviluppo in alcune aree (per es., aumentato interesse nel funzionamento sociale quando il bambino raggiunge l'et� scolare). Alcuni soggetti si deteriorano sul piano comportamentale durante l'adolescenza, mentre altri migliorano. Le capacit� di linguaggio (per es., la presenza di eloquio comunicativo) e il livello intellettivo generale sono i fattori che pi� fortemente condizionano la prognosi definitiva. Gli studi di follow-up disponibili indicano che solo una piccola percentuale di soggetti con questo disturbo riesce, nell'et� adulta, a vivere e a lavorare in modo indipendente. In circa un terzo dei casi, � possibile un certo grado di indipendenza parziale. I soggetti adulti affetti da Disturbo Autistico con funzionamento pi� elevato continuano tipicamente a mostrare problemi nell'interazione sociale e nella comunicazione, oltre a una notevole ristrettezza di interessi e attivit�.

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Disturbo di Rett

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Disturbo di Rett � lo sviluppo di deficit specifici multipli successivo ad un periodo di funzionamento normale dopo la nascita. I soggetti hanno un periodo prenatale e perinatale apparentemente normale, con sviluppo psicomotorio normale nei primi 5 mesi di vita. Anche la circonferenza del cranio alla nascita � nei limiti della norma. Tra i 5 e i 48 mesi di et� la crescita del cranio rallenta. Vi � una perdita di capacit� manuali finalistiche gi� acquisite in precedenza tra i 5 e i 30 mesi di et�, con successivo sviluppo di caratteristici movimenti stereotipati delle mani che somigliano al torcersi o lavarsi le mani. L'interesse per l'ambiente sociale diminuisce nei primi anni dopo l'esordio del disturbo, sebbene l'interazione sociale possa spesso svilupparsi in seguito lungo il decorso. Insorgono problemi nella coordinazione dell'andatura o dei movimenti del tronco. Vi � anche una grave compromissione dello sviluppo della ricezione e dell'espressione del linguaggio, con grave ritardo psicomotorio.

Prevalenza

I dati sono limitati per lo pi� a serie di casi e sembra che il Disturbo di Rett sia molto meno comune del Disturbo Autistico. Questo disturbo � stato riportato solo nelle femmine.

Decorso

La modalit� di regressione dello sviluppo � altamente specifica. Il Disturbo di Rett ha il proprio esordio prima dei 4 anni, di solito nel primo o nel secondo anno di vita. Permane per tutta la vita e la perdita delle capacit� di prestazione � generalmente persistente e progressiva. Nella maggior parte dei casi, la remissione � piuttosto limitata, sebbene vi possano essere alcuni recuperi di sviluppo molto modesti e si possa osservare un interesse nell'interazione sociale quando il soggetto raggiunge la tarda fanciullezza o l'adolescenza. Le difficolt� di comunicazione e di comportamento di solito rimangono relativamente costanti per tutta la vita.

Diagnosi differenziale

Periodi di regressione dello sviluppo possono essere osservati nel corso dello sviluppo normale, ma non sono n� cos� gravi n� cos� prolungati come nel Disturbo di Rett. Per la diagnosi differenziale tra Disturbo di Rett e Disturbo Autistico, si veda pag. 87. Il Disturbo di Rett differisce dal Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza e dal Disturbo di Asperger per la sua caratteristica distribuzione tra i sessi, per l'esordio e per le caratteristiche dei deficit. Il Disturbo di Rett � stato diagnosticato solo nelle femmine, mentre il Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza e il Disturbo di Asperger sembrano pi� comuni nei maschi. L'esordio dei sintomi nel Disturbo di Rett pu� avvenire anche a 5 mesi, mentre nel Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza il periodo di sviluppo normale � tipicamente pi� prolungato (cio�, almeno fino a 2 anni). Nel Disturbo di Rett vi � una modalit� caratteristica di rallentamento della crescita del cranio, di perdita delle capacit� manuali finalistiche gi� acquisite in precedenza, e l'insorgenza di andatura o movimenti del tronco scarsamente coordinati. Contrariamente al Disturbo di Asperger, il Disturbo di Rett � caratterizzato da una grave compromissione dello sviluppo della espressione e della ricezione del linguaggio.

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Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza

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Caratteristiche diagnostiche

La manifestazione fondamentale del Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza � una marcata regressione in diverse aree del funzionamento dopo un periodo di almeno 2 anni di sviluppo apparentemente normale. Uno sviluppo apparentemente normale � rispecchiato da una comunicazione verbale e non verbale, relazioni sociali, gioco e comportamento adattivo adeguati all'et�. Dopo i primi 2 anni di vita (ma prima dei 10 anni) il bambino va incontro ad una perdita clinicamente significativa di capacit� di prestazione acquisite in precedenza in almeno due delle seguenti aree: espressione o ricezione del linguaggio, capacit� sociali o comportamento adattivo, controllo della defecazione o della minzione, gioco o capacit� motorie. I soggetti con questo disturbo mostrano i deficit sociali e di comunicazione e le caratteristiche comportamentali che solitamente si osservano nel Disturbo Autistico. Vi � una compromissione qualitativa dell'interazione sociale e della comunicazione e modalit� di comportamento, interessi e attivit� ristretti, ripetitivi e stereotipati. Questa condizione viene denominata anche sindrome di Heller, demenza infantile o psicosi disintegrativa.

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Manifestazioni e disturbi associati

Disturbo di Asperger

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Caratteristiche diagnostiche

Le caratteristiche principali del Disturbo di Asperger sono una grave e perdurante compromissione dell'interazione sociale e lo sviluppo di modalit� di comportamento, interessi, e attivit� ristretti e ripetitivi. L'anomalia deve causare una compromissione clinicamente significativa nell'area sociale, lavorativa, o in altre aree importanti del funzionamento. Contrariamente al Disturbo Autistico, non vi sono ritardi clinicamente significativi del linguaggio (per es., singole parole sono usate all'et� di 2 anni, frasi comunicative sono usate all'et� di 3 anni). Inoltre, non vi sono ritardi clinicamente significativi nello sviluppo cognitivo o nello sviluppo di capacit� di autoaccudimento adeguate all'et�, nel comportamento adattivo (tranne che nell'interazione sociale), e nella curiosit� riguardo all'ambiente nella fanciullezza.
Le tappe fondamentali dello sviluppo motorio possono essere ritardate, e si osserva spesso una goffaggine motoria.

Decorso

Il Disturbo di Asperger sembra avere un esordio piuttosto tardivo rispetto al Disturbo Autistico, o per lo meno sembra che venga diagnosticato piuttosto tardivamente. I ritardi o la goffaggine motoria possono essere rilevati nel periodo prescolare. Le difficolt� nell'interazione sociale possono diventare pi� evidenti nel contesto scolastico. � durante questo periodo che interessi particolarmente bizzarri o circoscritti (per es., un'attenzione affascinata per gli orari dei treni) possono apparire o essere riconosciuti come tali. Da adulti, i soggetti con questa condizione possono avere problemi di empatia e di modulazione dell'interazione sociale. Questo disturbo segue apparentemente un decorso continuo e, nella stragrande maggioranza dei casi, dura per tutta la vita.

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Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�

Caratteristiche diagnostiche

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La caratteristica fondamentale del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit� � una persistente modalit� di disattenzione e/o di iperattivit�-impulsivit� che � pi� frequente e pi� grave di quanto si osserva tipicamente in soggetti ad un livello di sviluppo paragonabile. Alcuni sintomi di iperattiv�-impulsivit� o di disattenzione che causano menomazione devono essere stati presenti prima dei 7 anni di et�, sebbene molti soggetti siano diagnosticati dopo che i sintomi sono presenti da diversi anni. Una certa compromissione a causa dei sintomi deve essere presente in almeno 2 contesti (a casa e a scuola o al lavoro). Deve chiaramente risultare un'interferenza col funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo adeguato rispetto al livello di sviluppo.

La disattenzione pu� manifestarsi in situazioni scolastiche, lavorative, o sociali. I soggetti con questo disturbo possono non riuscire a prestare attenzione ai particolari o possono fare errori di distrazione nel lavoro scolastico o in altri compiti. Il lavoro � spesso disordinato e svolto senza cura e senza ponderazione. I soggetti spesso hanno difficolt� a mantenere l'attenzione nei compiti o nelle attivit� di gioco, e trovano difficile portare a termine i compiti. Spesso sembra che la loro mente sia altrove o che essi non ascoltino o non abbiano sentito quanto si � appena detto loro. Possono esservi frequenti passaggi da un'attivit� ad un'altra senza completarne nessuna. I soggetti a cui � stato diagnosticato questo disturbo possono cominciare a fare qualcosa, passare ad altro, poi dedicarsi a qualcos'altro ancora, prima di portare a termine qualsiasi cosa. Essi spesso non soddisfano le richieste o non riescono a seguire le istruzioni e non portano a termine compiti, incombenze o altri doveri. L'incapacit� di portare a termine i compiti dovrebbe essere presa in considerazione nel fare questa diagnosi solo se � dovuta a disattenzione piuttosto che ad altre possibili ragioni (per es., incapacit� di comprendere le istruzioni). Questi soggetti hanno spesso difficolt� nell'organizzarsi per svolgere compiti e attivit�. I compiti che richiedono sforzo mentale protratto vengono avvertiti come spiacevoli e notevolmente avversati. Di conseguenza, questi soggetti tipicamente evitano o hanno forte avversione per attivit� che richiedono protratta applicazione e sforzo mentale o che richiedono capacit� organizzative o particolare concentrazione (per es., compiti a casa o lavoro a tavolino). Questo evitamento deve essere dovuto alle difficolt� del soggetto connesse all'attenzione e non dovuto ad un'attitudine oppositiva primaria, anche se pu� esservi un'oppositivit� secondaria. Il modo di lavorare � spesso disorganizzato e il materiale necessario per svolgere il compito viene spesso disperso, oppure maneggiato senza cura e danneggiato. I soggetti con questo disturbo sono facilmente distratti da stimoli irrilevanti e frequentemente interrompono compiti in corso di svolgimento per prestare attenzione a rumori senza importanza o ad eventi che di solito sono con tutta probabilit� ignorati da altri (per es., il clacson di un'auto, una conversazione di sottofondo). Sono spesso sbadati nelle attivit� quotidiane (per es., mancano ad appuntamenti, dimenticano di portarsi il pranzo). Nelle situazioni sociali, la disattenzione pu� essere espressa dal fatto che cambiano spesso d'argomento nella conversazione, non ascoltano gli altri, non prestano attenzione alle conversazioni e non seguono le indicazioni o le regole di giochi o attivit�.
L'iperattivit� pu� essere manifestata agitandosi e dimenandosi sulla propria sedia, non restando seduti quando si dovrebbe, correndo senza freni o arrampicandosi in situazioni in cui ci� � fuori luogo o pu� esprimersi con difficolt� a giocare o a dedicarsi tranquillamente ad attivit� da tempo libero o con il sembrare spesso "sotto pressione" o "motorizzati", oppure col parlare troppo. L'iperattivit� pu� variare con l'et� del soggetto e col livello di sviluppo, e la diagnosi dovrebbe essere fatta con cautela nei bambini piccoli. I bambini che muovono i primi passi e i bambini in et� prescolare con questo disturbo differiscono dai bambini con una attivit� normale per il fatto che sono sempre in movimento e sempre tra i piedi; essi saltellano avanti e indietro, escono "con le brache ancora in mano", saltano o si arrampicano sui mobili, corrono per la casa, e hanno difficolt� a partecipare ad attivit� di gruppo sedentarie all'asilo (per es., stare ad ascoltare una favola). I bambini in et� scolare mostrano comportamenti simili, ma di solito con meno frequenza o intensit� rispetto ai bambini che muovono i primi passi e ai bambini in et� prescolare. Essi hanno difficolt� a rimanere seduti, si alzano frequentemente, e si dimenano sulla propria sedia, oppure si aggrappano al suo bordo. Giocherellano nervosamente con oggetti, picchiettano con le mani, e agitano troppo piedi e gambe. Spesso si alzano da tavola durante i pasti, mentre guardano la televisione, o mentre fanno i compiti; parlano di continuo, e fanno troppo rumore durante attivit� che dovrebbero comportare la calma. Negli adolescenti e negli adulti, i sintomi di iperattivit� assumono la forma di sensazioni di irrequietezza e di difficolt� a dedicarsi ad attivit� tranquille e sedentarie.
L'impulsivit� si manifesta con l'impazienza, la difficolt� a tenere a freno le proprie reazioni, "sparando" le risposte prima che le domande siano state completate, con difficolt� ad attendere il proprio turno, e con l'interrompere spesso gli altri o l'intromettersi nei fatti altrui fino al punto di causare difficolt� nell'ambiente sociale, scolastico, o lavorativo. Gli altri possono lamentarsi di non riuscire a dire una parola in una conversazione. I soggetti affetti da questo disturbo tipicamente fanno commenti quando non � il momento, non ascoltano le direttive, iniziano conversazioni quando non � il momento, interrompono eccessivamente gli altri, sono invadenti nei confronti degli altri, arraffano oggetti altrui, toccano cose che non dovrebbero toccare, e fanno i pagliacci. L'impulsivit� pu� portare ad incidenti (per es., far cadere oggetti, sbattere contro gli altri, agguantare un tegame rovente) e al coinvolgimento in attivit� potenzialmente pericolose senza considerare le possibili conseguenze (per es., usare lo skateboard su un terreno estremamente accidentato).
Le manifestazioni comportamentali compaiono di solito in diversi contesti, che comprendono casa, scuola, lavoro, e situazioni sociali. Per fare diagnosi, deve essere presente una certa compromissione in almeno due contesti. � molto raro che un soggetto mostri lo stesso livello di malfunzionamento in tutti i contesti o tutte le volte nello stesso contesto. I sintomi tipicamente peggiorano in situazioni che richiedono attenzione o sforzo mentale protratti o che mancano di attrattiva o di novit� (per es., ascoltare gli insegnanti in classe, fare i compiti in classe, ascoltare o leggere brani lunghi, o lavorare a compiti monotoni e ripetitivi). I segni del disturbo possono essere minimi o assenti quando il soggetto � sotto controllo molto stretto, in un ambiente nuovo, quando � impegnato in attivit� particolarmente interessanti, in una situazione a due (per es., lo studio del medico), o quando il soggetto viene ben ricompensato se si comporta in modo adeguato. � pi� probabile che i sintomi si manifestino in situazioni di gruppo (per es., giochi di gruppo, classi, o ambienti di lavoro). Il clinico dovrebbe quindi indagare sul comportamento del soggetto in diverse situazioni in ciascun contesto.

Sottotipi

Sebbene la maggior parte dei soggetti abbiano sintomi sia di disattenzione che di iperattivit�-impulsivit�, vi sono alcuni soggetti in cui predomina o l'una o l'altra caratteristica. Il sottotipo appropriato (per una diagnosi attuale) dovrebbe essere indicato sulla base della caratteristica sintomatologica predominante negli ultimi 6 mesi.

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�, Tipo con Disattenzione Predominante
Questo sottotipo dovrebbe essere usato se 6 (o pi�) sintomi di disattenzione (ma meno di 6 sintomi di iperattivit�-impulsivit�) sono persistiti per almeno 6 mesi.

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�, Tipo con Iperattivit�-Impulsivit� Predominanti
Questo sottotipo dovrebbe essere usato se 6 (o pi�) sintomi di iperattivit�-impulsivit� (ma meno di 6 sintomi di disattenzione) sono persistiti per almeno 6 mesi. Ci� non toglie che in questi casi la disattenzione spesso possa essere una manifestazione clinica significativa.

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�, Tipo Combinato
Questo sottotipo dovrebbe essere usato se 6 (o pi�) sintomi di disattenzione e 6 (o pi�) sintomi di iperattivit�-impulsivit� hanno persistito per almeno 6 mesi. La maggior parte dei bambini e degli adolescenti con questo disturbo presentano il Tipo Combinato. Non si sa se ci� vale anche per gli adulti affetti dal disturbo.

� particolarmente difficile stabilire questa diagnosi nei bambini con meno di 4 o 5 anni di et�, perch� il loro comportamento caratteristico � molto pi� variabile di quello dei bambini pi� grandi e pu� includere caratteristiche simili ai sintomi del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�. Inoltre, i sintomi di disattenzione nei bambini che muovono i primi passi o nei bambini in et� prescolare non sono spesso prontamente osservati perch� ai bambini piccoli tipicamente viene richiesta di rado un'attenzione prolungata. Comunque, anche l'attenzione dei bambini che fanno i primi passi pu� essere tenuta desta in diverse situazioni (per es., un bambino medio di 2-3 anni pu� tipicamente sedere con un adulto e guardare un libro illustrato). Al contrario, i bambini piccoli con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit� si muovono eccessivamente e sono tipicamente difficili da contenere. Un'indagine su un'ampia variet� di comportamenti in un bambino piccolo pu� essere utile per assicurarsi che sia stato raggiunto un quadro clinico completo. Quando i bambini crescono, i sintomi di solito divengono meno cospicui. Nella tarda fanciullezza e nella prima adolescenza, i segni di attivit� motoria eccessiva e grossolana (per es., correre e arrampicarsi troppo, non rimanere seduti) sono meno comuni, e i sintomi di iperattivit� possono essere limitati a irrequietezza o ad un sentimento interiore di nervosismo o di inquietudine. Nei bambini in et� scolare, i sintomi di disattenzione compromettono il lavoro in classe e le prestazioni scolastiche. I sintomi di impulsivit� possono anche portare alla infrazione di regole familiari, interpersonali, e scolastiche, specie durante l'adolescenza. Nell'et� adulta, l'irrequietezza pu� comportare difficolt� di partecipare ad attivit� sedentarie e l'evitamento di passatempi ed occupazioni che limitino l'opportunit� di movimento spontaneo (per es., lavori da scrivania).

Decorso

La maggior parte dei genitori osserva dapprima un'eccessiva attivit� motoria quando i bambini muovono i primi passi, che spesso coincide con lo sviluppo della deambulazione indipendente. Comunque, dato che molti bambini iperattivi a questa et� non svilupperanno poi un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�, si dovrebbe usare cautela nel fare questa diagnosi nei primi anni di vita. Di solito, il disturbo viene diagnosticato per la prima volta durante le scuole elementari, quando l'adattamento scolastico risulta compromesso. Nella maggior parte dei casi osservati in ambiente clinico, il disturbo � relativamente stabile durante la prima adolescenza. Nella maggior parte dei soggetti, i sintomi si attenuano durante la tarda adolescenza e l'et� adulta, sebbene una minoranza dispieghi l'intero corredo dei sintomi del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit� nella media et� adulta. Altri adulti possono mantenere solo alcuni sintomi, nel qual caso si dovrebbe usare la diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit�, in Remissione Parziale. Questa diagnosi si adatta a soggetti che non hanno pi� il disturbo completo ma mantengono ancora alcuni sintomi che causano compromissione del funzionamento.

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Disturbo della Condotta

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Caratteristiche diagnostiche

La caratteristica fondamentale del Disturbo della Condotta � una modalit� di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti fondamentali degli altri oppure le norme o le regole della societ� appropriate per l'et� adulta vengono violate. Questi comportamenti si inseriscono in quattro gruppi fondamentali: condotta aggressiva che causa o minaccia danni fisici ad altre persone o ad animali, condotta non aggressiva che causa perdita o danneggiamento della propriet�, frode o furto, e gravi violazioni di regole. L'anomalia del comportamento causa compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo. La modalit� di comportamento � di solito presente in diversi ambienti, come la casa, la scuola, o la comunit�. I bambini o gli adolescenti con questo disturbo spesso innescano comportamento aggressivo e reagiscono aggressivamente contro gli altri. Essi possono mostrare un comportamento prepotente, minaccioso, o intimidatorio; dare inizio frequentemente a colluttazioni fisiche; usare un'arma che pu� causare seri danni fisici (per es., un bastone, una barra, una bottiglia rotta, un coltello, o una pistola); essere fisicamente crudeli con le persone o con gli animali; rubare affrontando la vittima (per es., aggressione a scopo di furto, scippo, estorsione, o rapina a mano armata); oppure forzare un'altra persona all'attivit� sessuale. L'aggressione pu� assumere la forma di stupro, violenza, o, in rari casi, omicidio.

La distruzione deliberata dell'altrui propriet� � una tipica caratteristica di questo disturbo, e pu� includere l'incendio deliberato con intenzione di causare seri danni o distruzione deliberata della propriet� altrui in altri modi (per es., spaccare i vetri delle macchine, vandalismo a scuola). La frode o il furto sono comuni e possono includere la penetrazione in edifici, domicili, o automobili altrui; frequenti menzogne o rottura di promesse per ottenere vantaggi o favori, o per evitare debiti od obblighi (per es., raggirare altre persone) ; o rubare articoli di valore senza affrontare la vittima (per es., furti nei negozi, falsificazioni). Il Disturbo della Condotta � spesso associato con un inizio precoce dell'attivit� sessuale, del bere, del fumare, dell'uso di sostanze illecite, e di azioni spericolate e rischiose. L'uso di sostanze illecite pu� aumentare il rischio di persistenza del Disturbo della Condotta. I comportamenti propri del Disturbo della Condotta possono portare a sospensione o ad espulsione dalla scuola, a problemi nell'adattamento lavorativo, a difficolt� legali, a malattie a trasmissione sessuale, a gravidanze non programmate, e a lesioni fisiche da incidenti o da colluttazioni. Questi problemi possono precludere la frequenza in scuole normali o la vita in casa dei genitori naturali o adottivi. Idee suicide, tentativi di suicidio, e suicidi attuati si manifestano con frequenza maggiore del previsto. Il Disturbo della Condotta pu� essere associato con intelligenza al di sotto della media. Torna su ↑

Disturbo Oppositivo Provocatorio Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche La caratteristica fondamentale del Disturbo Oppositivo Provocatorio � una modalit� ricorrente di comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente, ed ostile nei confronti delle figure dotate di autorit� che persiste per almeno 6 mesi ed � caratterizzato da frequente insorgenza di almeno uno dei seguenti comportamenti: perdita di controllo, litigi con gli adulti, opposizione attiva o rifiuto di rispettare richieste o regole degli adulti, azioni deliberate che danno fastidio agli altri, accusare gli altri dei propri sbagli o del proprio cattivo comportamento, essere suscettibile o facilmente infastidito dagli altri, essere collerico e risentirsi, o essere dispettoso o vendicativo. Per definire il Disturbo Oppositivo Provocatorio, i comportamenti devono manifestarsi pi� frequentemente rispetto a quanto si osserva tipicamente nei soggetti di et� e livello di sviluppo paragonabili e devono comportare una significativa compromissione del funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo. I comportamenti negativistici ed oppositivi sono espressi con persistente caparbiet�, resistenza alle direttive, scarsa disponibilit� al compromesso, alla resa o alla negoziazione con gli adulti o coi coetanei. L'oppositivit� pu� anche includere la deliberata o persistente messa alla prova dei limiti, di solito ignorando gli ordini, litigando e non accettando i rimproveri per i misfatti. L'ostilit� pu� essere diretta contro gli adulti o i coetanei e viene espressa disturbando deliberatamente gli altri o con aggressioni verbali (di solito senza le pi� gravi aggressioni fisiche osservate nel Disturbo della Condotta). Le manifestazioni del disturbo sono quasi invariabilmente presenti nell'ambiente familiare, ma possono non essere evidenti a scuola o nella comunit�. I sintomi del disturbo sono tipicamente pi� evidenti nelle interazioni con gli adulti o i coetanei che il soggetto conosce bene e possono quindi non manifestarsi durante l'esame clinico. Di solito i soggetti con questo disturbo non si considerano oppositivi o provocatori, ma giustificano il proprio comportamento come una risposta a richieste o circostanze irragionevoli. Torna su ↑

Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza Torna su ↑

Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza sono caratterizzati da persistenti anomalie della nutrizione e dell'alimentazione. I disturbi specifici inclusi sono la Pica, il Disturbo di Ruminazione, e il Disturbo della Nutrizione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza. Notare che l'Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa sono incluse nella sezione "Disturbi dell'Alimentazione". La Pica Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche La caratteristica fondamentale della Pica � la persistente ingestione di sostanze non alimentari per un periodo di almeno 1 mese. Le sostanze tipicamente ingerite tendono a variare con l'et�. I soggetti in et� infantile e i bambini piccoli ingeriscono tipicamente vernice, intonaco, spago, capelli, o tessuto. I bambini pi� grandi possono ingerire sterco di animali, sabbia, insetti, foglie o ciottoli. Gli adolescenti e gli adulti possono mangiare argilla o terra. Non vi � avversione per il cibo. Questo comportamento deve essere inadeguato rispetto al livello di sviluppo e non deve far parte di una pratica culturalmente sancita. Disturbo di Ruminazione Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche La caratteristica fondamentale del Disturbo di Ruminazione � il ripetuto rigurgito e rimasticamento del cibo, che si sviluppa in un soggetto in et� infantile o in un bambino dopo un periodo di funzionamento normale, e dura per almeno 1 mese. Il cibo parzialmente digerito � rigurgitato in bocca senza apparente nausea, conati di vomito, disgusto, o disturbi gastrointestinali associati. Il cibo viene quindi o sputato o, pi� frequentemente, masticato e inghiottito nuovamente. I soggetti in et� infantile affetti dal disturbo mostrano una caratteristica posizione di stiramento e inarcamento della schiena con la testa tenuta indietro, fanno movimenti di suzione con la lingua, e danno l'impressione di ottenere soddisfazione dall'attivit�. Manifestazioni e disturbi associati I soggetti in et� infantile affetti da Disturbo di Ruminazione sono generalmente irritabili e affamati tra gli episodi di rigurgito. Sebbene il bambino abbia apparentemente fame e ingerisca notevoli quantit� di cibo, pu� manifestarsi malnutrizione, dal momento che il rigurgito segue immediatamente la nutrizione. Pu� derivarne perdita di peso, incapacit� di conseguire i previsti aumenti di peso e anche la morte (sono riferiti tassi di mortalit� fino al 25%). La malnutrizione sembra essere meno probabile nei bambini pi� grandi e negli adulti, in cui il disturbo pu� essere continuativo o episodico.

Disturbo della Nutrizione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza

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Caratteristiche diagnostiche
La caratteristica fondamentale del Disturbo della Nutrizione dell'Infanzia o della Prima Fanciullezza � la persistente incapacit� di mangiare adeguatamente, come manifestato dalla significativa incapacit� di aumentare di peso o da una significativa perdita di peso durante un periodo di almeno 1 mese. Non vi � una condizione gastrointestinale o un'altra condizione medica generale (per es., reflusso gastroesofageo) abbastanza grave da spiegare l'anomalia della nutrizione. L'anomalia della nutrizione non � neppure meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale (per es., Disturbo di Ruminazione) o a mancanza di cibo disponibile. L'esordio del disturbo deve avvenire prima dei 6 anni di et�.
Manifestazioni e disturbi associati
I soggetti in et� infantile con disturbi della nutrizione sono spesso particolarmente irritabili e difficili da confortare durante la nutrizione. Essi possono apparire apatici e ritirati e possono anche mostrare ritardi di sviluppo. Un apporto calorico inadeguato pu� esacerbare le caratteristiche associate (per es., irritabilit�, rallentamenti dello sviluppo) e contribuire ulteriormente alle difficolt� di nutrizione. I fattori che possono essere associati alla condizione includono difficolt� di neuroregolazione (per es., difficolt� nel ritmo sonno-veglia, frequenti rigurgiti, periodi improvvisi di allarme) e preesistenti compromissioni dello sviluppo che possono rendere il bambino meno reattivo.

Disturbi da Tic Torna su ↑

In questa sezione sono inclusi quattro disturbi: Disturbo di Tourette, Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali, Disturbo Transitorio da Tic. Un tic � un movimento, o una vocalizzazione, improvviso, rapido, ricorrente, aritmico e stereotipato. � avvertito come irresistibile ma pu� essere represso per periodi variabili di tempo. Tutte le forme di tic possono essere esacerbate dallo stress e attenuarsi durante attivit� che richiedono concentrazione (per es., leggere o cucire). I tic solitamente diminuiscono in maniera marcata durante il sonno. Sia i tic motori che vocali possono essere classificati come semplici o complessi, anche se il confine non � ben definito. I tic motori semplici comuni includono ammiccamenti, torsioni del collo, alzate di spalle, smorfie del viso, e colpi di tosse. I tic vocali semplici comuni includono raschiarsi la gola, grugnire, tirare su col naso, sbuffare e abbaiare. I tic motori complessi comuni includono movimenti mimici o riassettarsi, saltare, toccare, pestare i piedi e odorare un oggetto. I tic vocali complessi comuni includono la ripetizione di parole o di frasi fuori dal contesto, la coprolalia (uso di parole socialmente inaccettabili, spesso oscene), la palilalia (ripetizione dei propri suoni o delle proprie parole) e l' ecolalia (ripetizione del suono, parola o frase uditi per ultimi). Altri tic complessi includono l'ecocinesi (imitazione dei movimenti altrui).
Disturbo di Tourette Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche
Le manifestazioni fondamentali del Disturbo di Tourette sono tic motori multipli e uno o pi� tic vocali. Essi possono comparire simultaneamente o in diversi periodi nel corso della malattia. I tic si manifestano molte volte al giorno, in modo ricorrente per un periodo di pi� di 1 anno. Durante questo periodo, non vi � mai un periodo senza tic che duri pi� di 3 mesi consecutivi. L'anomalia causa notevole malessere o compromissione significativa dell'area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento. L'esordio del disturbo avviene prima dei 18 anni di et�. I tic non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., stimolanti) o di una condizione medica generale (per es., malattia di Huntington o encefalite postvirale).
La localizzazione anatomica, il numero, la frequenza, la complessit�, e la gravit� dei tic variano nel tempo. I tic riguardano tipicamente il capo e, frequentemente, altre parti del corpo, come il tronco e gli arti superiori e inferiori. I tic vocali includono varie parole o suoni, come schiocchi, grugniti, guaiti, abbai, tirare su col naso, sbuffi, e colpi di tosse. La coprolalia, un tic vocale complesso che comporta lo sbottare con parole oscene, � presente in pochi soggetti (meno del 10%) affetti dal disturbo. Possono essere presenti tic motori complessi che comprendono toccare, accovacciarsi, inginocchiarsi profondamente, passi indietro, e piroette durante la marcia. In circa la met� dei soggetti affetti dal disturbo, i primi sintomi che compaiono sono accessi di un singolo tic, pi� frequentemente ammiccamenti, meno frequentemente tic che riguardano un'altra parte della faccia o del corpo. I sintomi iniziali possono includere anche protrusione della lingua, accovacciamento, tirare su col naso, saltellare su uno o su due piedi, raschiarsi la gola, balbettare, sbottare con suoni o parole e coprolalia. Gli altri casi iniziano con sintomi multipli.
Decorso
L'esordio del Disturbo di Tourette pu� avvenire anche a 2 anni, ma di solito si situa nella fanciullezza o nella prima adolescenza e comunque per definizione prima dei 18 anni. L'et� media di esordio dei tic motori � di 7 anni. Il disturbo dura di solito per tutta la vita, sebbene possano verificarsi periodi di remissione che durano da settimane ad anni. Nella maggior parte dei casi, la gravit�, la frequenza, e la variabilit� dei sintomi diminuiscono durante l'adolescenza e l'et� adulta. In altri casi, i sintomi scompaiono del tutto, di solito entro la prima et� adulta.
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Disturbi della Evacuazione Torna su ↑

Encopresi, la ripetuta evacuazione di feci in luoghi inappropriati

Caratteristiche diagnostiche La manifestazione fondamentale dell'Encopresi � la ripetura evacuazione di feci in luoghi inappropriati (per es., nei vestiti o sul pavimento). La maggior parte delle volte ci� � involontario, ma occasionalmente pu� essere intenzionale. L'evento deve verificarsi almeno 1 volta al mese per almeno 3 mesi, e l'et� cronologica del bambino deve essere di almeno 4 anni (o per bambini con ritardi di sviluppo, un'et� mentale di almeno 4 anni). L'incontinenza fecale non deve essere collegata esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., lassativi) o di una condizione medica generale, se non attraverso un meccanismo che comporti costipazione. Quando l'evacuazione di feci � involontaria piuttosto che intenzionale, � spesso connessa a costipazione, intasamento e ritenzione, con successiva incontinenza da sovrariempimento. La costipazione pu� svilupparsi per motivi psicologici (per es., ansia riguardante il defecare in un posto particolare, o una modalit� pi� generale di comportamento ansioso o oppositivo), che portano ad evitare la defecazione. Le predisposizioni fisiologiche alla costipazione includono la disidratazione associata a malattia febbrile, l'ipotiroidismo, o un effetto collaterale farmacologico.

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Enuresi, la ripetuta emissione di urine in luoghi inappropriati Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche
La manifestazione fondamentale dell'Enuresi � una ripetuta emissione di urine durante il giorno o di notte, nel letto o nei vestiti. La maggior parte delle volte ci� � involontario ma, occasionalmente pu� essere intenzionale. Perch� sia autorizzata una diagnosi di Enuresi, l'emissione di urine deve avvenire almeno due volte alla settimana per almeno 3 mesi, o altrimenti deve causare disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre aree importanti del funzionamento. Il soggetto deve aver raggiunto un'et� in cui � previsto il controllo della minzione (cio�, l'et� cronologica del bambino deve essere di almeno 5 anni o, per i bambini con ritardi di sviluppo, deve esservi un'et� mentale di almeno 5 anni). L'incontinenza urinaria non � dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., diuretici) o di una condizione medica generale (per es., diabete, spina bifida, un disturbo convulsivo).
Sottotipi
La situazione in cui si manifesta l'Enuresi pu� essere annotata con uno dei seguenti sottotipi:
Solo Notturna Questo � il sottotipo pi� comune e viene definito come perdita di urine solo durante il sonno notturno. L'evento enuretico tipicamente si manifesta durante il primo terzo della notte. Occasionalmente l'emissione avviene durante la fase del sonno a movimenti oculari rapidi (REM), ed il bambino pu� ricordare un sogno che comportava l'atto di urinare. Solo Diurna Questo sottotipo viene definito come perdita di urine durante le ore di veglia. L'Enuresi diurna � pi� comune nelle femmine che nei maschi ed � rara dopo i 9 anni. L'evento enuretico si manifesta pi� comunemente nel primo pomeriggio dei giorni di scuola. L'enuresi diurna � talvolta dovuta a riluttanza ad usare il bagno per ansia sociale, o all'eccessivo coinvolgimento nell'attivit� scolastica o di gioco.
Notturna e Diurna Il sottotipo viene definito come una combinazione dei due sottotipi precedenti.
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Disturbo d'Ansia di Separazione Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche
La manifestazione fondamentale del Disturbo d'Ansia di Separazione � un'ansia eccessiva riguardante la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto � attaccato. Quest'ansia va al di l� di quella prevedibile in base al livello di sviluppo del soggetto. L'anomalia deve durare almeno 4 settimane, iniziare prima dei 18 anni e causare disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre aree importanti del funzionamento.
I soggetti con questo disturbo possono provare eccessivo malessere ricorrente riguardo alla separazione da casa o dalle figure a cui sono maggiormente attaccati. Quando sono separati dalle figure a cui sono attaccati, spesso hanno bisogno di sapere dove si trovino e di stare in contatto con loro (per es., tramite telefonate). Alcuni soggetti divengono estremamente nostalgici e sono a disagio quando sono via da casa. Essi possono dire bugie per ritornare a casa ed essere assorbiti da fantasie di ricongiungimento. Quando sono separati dai personaggi cui sono principalmente attaccati sono spesso assorbiti da timori riguardanti il fatto che possano accadere incidenti o malattie a questi personaggi o a loro stessi. I bambini con questo disturbo spesso esprimono il timore di essere smarriti e di non ritrovare pi� i loro genitori. Spesso sono a disagio quando viaggiano da soli lontano da casa o da altre aree familiari e giungono ad evitare di muoversi per conto proprio. Possono essere riluttanti all'idea di andare a scuola o al campeggio, di far visita o di dormire a casa di amici, o di andare a fare commissioni,o possono rifiutarsi di farlo. Questi bambini possono non essere in grado di stare in camera da soli e possono mostrare un comportamento "appiccicoso", stando vicini e facendo "da ombra" ad un genitore per casa.
I bambini con questo disturbo spesso hanno difficolt� all'ora di andare a letto e possono insistere perch� qualcuno stia con loro finch� non si addormentano. Durante la notte, essi possono farsi strada a tentoni fino al letto dei genitori (o a quello di un'altra persona significativa, come un fratello); se la porta della stanza dei genitori � chiusa, possono dormire fuori dalla loro porta. Possono esservi incubi il cui contenuto esprime le paure del soggetto (per es., la distruzione della famiglia tramite un incendio, un omicidio, o un'altra catastrofe). Le lamentele fisiche, come dolori di stomaco, mal di testa, nausea, e vomito, sono comuni quando la separazione avviene o viene anticipata col pensiero. I sintomi cardiovascolari come palpitazioni, vertigini, e sensazioni di svenimento sono rari nei bambini pi� piccoli, ma possono insorgere nei soggetti pi� grandi. Manifestazioni e disturbi mentali associati I bambini con Disturbo d'Ansia di Separazione tendono a provenire da famiglie che sono molto unite. Quando vengono separati da casa o dalle figure a cui sono maggiormente attaccati, essi possono mostrare in modo ricorrente ritiro sociale, apatia, tristezza, o difficolt� a concentrarsi nel lavoro o nel gioco. A seconda della loro et�, i soggetti possono aver paura degli animali, dei mostri, del buio, dei rapinatori, dei ladri, dei rapimenti, degli incidenti automobilistici, dei viaggi aerei, e di altre situazioni che sono percepite come pericolose per l'integrit� della famiglia o di se stessi. Sono comuni preoccupazioni sulla morte e sul poter morire. Il rifiuto della scuola pu� portare a difficolt� scolastiche e ad evitamento sociale. I bambini possono lamentarsi che nessuno li ami o si prenda cura di loro, e desiderare di morire. Quando sono estremamente turbati all'idea della separazione, possono mostrare rabbia o occasionalmente attaccare chi sta forzando la separazione. Quando sono soli, specie la sera, i bambini piccoli possono riferire esperienze percettive insolite (per es., vedere persone che fanno capolino nella loro stanza, creature spaventose, sentire occhi che li guardano). I bambini affetti da questo disturbo sono spesso descritti come richiedenti, intrusivi, e bisognosi di attenzione costante. Le eccessive richieste del bambino spesso divengono una fonte di frustrazione per i genitori, e portano a risentimento e a conflittualit� familiare. Talvolta, i bambini con questo disturbo sono descritti come insolitamente coscienziosi, compiacenti, e desiderosi di piacere. I bambini possono manifestare lamentele somatiche che causano esami e procedure mediche. L'umore depresso � spesso presente. Il disturbo pu� precedere lo sviluppo di Disturbo di Panico Con Agorafobia.

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Mutismo Selettivo (precedentemente Mutismo Elettivo) Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche
La caratteristica fondamentale del Mutismo Selettivo � la persistente incapacit� di parlare in situazioni sociali specifiche (per es., a scuola, coi compagni di gioco) quando ci si aspetta che si parli, mentre in altre situazioni parlare risulta possibile. L'anomalia interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la comunicazione sociale. L'anomalia deve durare per almeno 1 mese e non � limitata al primo mese di scuola (durante il quale molti bambini possono essere timidi e riluttanti a parlare). Il Mutismo Selettivo non dovrebbe essere diagnosticato se l'incapacit� di parlare del soggetto � dovuta soltanto al fatto che non conosce o non � a proprio agio col modo di parlare richiesto nella situazione sociale. Non viene neppure diagnosticato se l'anomalia � meglio attribuibile all'imbarazzo relativo all'essere affetti da un Disturbo della Comunicazione (per es., Balbuzie) o se si manifesta esclusivamente durante un Disturbo Generalizzato dello Sviluppo, Schizofrenia, o un altro Disturbo Psicotico. Invece di comunicare con una normale verbalizzazione, i bambini affetti da questo disturbo possono comunicare con gesti, annuendo o scuotendo il capo in segno di diniego, o spingendo o tirando l'interlocutore, o, in alcuni casi, con emissioni di suoni monosillabici, corti, o monotoni, o con una voce alterata.
Manifestazioni e disturbi associati
Le manifestazioni associate al Mutismo Selettivo possono includere eccessiva timidezza, timore di imbarazzo sociale, isolamento sociale e ritiro, appiccicosit�, tratti compulsivi, negativismo, accessi di collera, o comportamenti di controllo oppure oppositivi, specie a casa. Pu� esservi grave compromissione del funzionamento sociale e scolastico. � comune che questi soggetti siano presi in giro o usati come capro espiatorio dai coetanei. Sebbene i bambini con questo disturbo abbiano generalmente normali capacit� di linguaggio, occasionalmente pu� esservi un Disturbo della Comunicazione associato (per es., Disturbo della Fonazione, Disturbo della Espressione del Linguaggio o Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio) o una condizione medica generale che causa anomalie dell'articolazione. Disturbi d'Ansia (specie Fobia Sociale), Ritardo Mentale, ospedalizzazione o gravissimi fattori psicosociali stressanti possono essere associati al disturbo.
Decorso
L'esordio del Mutismo Selettivo � di solito prima dei 5 anni di et�, ma l'anomalia pu� non giungere all'osservazione clinica fino all'inizio della scuola. Sebbene l'anomalia duri di solito solo pochi mesi, pu� talvolta persistere pi� a lungo e pu� anche continuare per alcuni anni.
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Disturbo da Movimenti Stereotipati (precedentemente Disturbo da Stereotipia/Abitudine) Torna su ↑

Caratteristiche diagnostiche
La caratteristica fondamentale del Disturbo da Movimenti Stereotipati � un comportamento motorio che � ripetitivo, spesso apparentemente intenzionale, e afinalistico. Questo comportamento interferisce notevolmente con le attivit� normali o causa lesioni corporee autoprovocate che sono sufficientemente rilevanti da richiedere trattamento medico (oppure potrebbe causare tali lesioni se non venissero usate misure protettive).
I movimenti stereotipati possono includere: far cenni con le mani, dondolarsi, giocherellare con le mani, con le dita, o con oggetti, sbattere la testa, morsicarsi, pizzicarsi la cute o gli orifizi corporei, o colpire varie parti del proprio corpo. Talvolta il soggetto usa un oggetto per mettere in atto questi comportamenti. I comportamenti possono causare danni tissutali permanenti e invalidanti e possono talvolta essere potenzialmente letali. Per esempio, sbattere o urtare la testa in modo grave pu� portare a tagli, sanguinamento, infezioni, distacco di retina e cecit�.

Fonti: DSM IV (APA 1980)
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Dott.ssa Giusi Daniela Ventimiglia Cel. 389 1866017